E’ nell’istante in cui tutto è perduto che la tua mente pensa a tutto ciò che davvero conta. L’istante in cui pensi agli unici pensieri sensati che non hai fatto nella tua vita.
Quella vita per la quale hai lottato, combattuto, riso, sognato che rischia di sparire in quest’istante. E non trovi il perché.
Rimorsi, sensi di colpa, rabbia si mescolano e sfociano in un pianto di disperazione.
Mille son le scuse vorresti fare, mille cose vorresti provare, però non sai se puoi perché quell’istante è arrivato.
Quest’istante però dice che domani, ovunque sia, sarà diverso. Che se questo è l’istante che tutto frantuma ma poi ricompone come una fenice, domani non potrà che cominciare con una nuova corsa.
Con più carattere, l’esperienza di quest’istante, con ciò che conta stampato come un mirino nei tuoi occhi.
Sempre però che quest’istante non sia la fine.
Dopo la tempesta nessuno si ferma a guardare l’acqua che evapora, le lacrime che si asciugano. Quella pioggia che non sai mai se son lacrime del cielo o una pulita al mondo che ti circonda, oppure una romantica canzone che appanna i vetri di due anime che si uniscono.
Tutto questo dolore è il dono di quest’istante che oggi fa male e domani, però, sarà una canzone.
Quest’istante che riempie ora la mia valigia, intinge il mio cuore per scriverti ancora una poesia, quest’istante che non mi fa vedere nell’orologio minuti, ore, anni ma solo una scritta: Vivi.
Purché quest’istante non sia la fine.
Ultimo